Dopo la riccia e la frolla nasce a Napoli una nuova sfogliatella in un’inedita versione: la fritta

Per tutti i buon gustai della cucina napoletana si saranno trovati a gustare, almeno una volta la famosa sfogliatella, considerata a Napoli una vera e propria reliquia. Il tipico dolce di pasticceria, dal sapore unico e inconfondibile, conosciamo bene le due varianti principali, ovvero: la riccia (preparata con pasta sfoglia) e la frolla (preparata con l’omonimo impasto).

Per chi ancora non lo sapesse, la sfogliatella si è evoluta e la si può mangiare anche fritta. La stupenda idea appartiene a ‘Cuori di Sfogliatella’, il noto brand che a Napoli ha fatto del dolce tradizionale il proprio cavallo di battaglia. La sfogliatella fritta, preferibilmente mangiata calda, sfoggia lo stesso gusto e ingredienti di quelle classiche, ovvero ricotta, scorzette d’arancia candita, semola e vaniglia.

Come racconta Antonio Ferrieri, fondatore del locale Cuori di Sfogliatella, è colui che si è messo a lavoro sulla ricerca, affermando che la novità della sfogliatella fritta è racchiusa tutta nel metodo di lavorazione e nella cottura. Queste le dichiarazioni: “Inutile girarci intorno: tutto è più buono se è fritto la messa a punto di questa sfogliatella apparentemente semplice è stata tutt’altro che breve. Al pari di uno chef di alta cucina chiamato a confrontarsi con i piatti più semplici, i nostri pasticcieri hanno lavorato a lungo per perfezionare la ricetta tradizionale e adattarla alla frittura. Da trent’anni rielaboriamo la ricetta della sfogliatella in almeno trenta gusti e molteplici varianti, e siamo i primi a proporla fritta”. 

Insomma possiamo considerare questa innovazione dolciaria una vera e propria sfogliatella 3.0, in seguito alla famosa e lunga storia che la contraddistingue.