Cucina tradizionale, sapori di una volta, ingredienti a chilometro zero

G. Acu.

La genuinità dei sapori di una volta, la natura incontaminata, un panorama mozzafiato. E la capacità di far sentire gli ospiti come a casa propria: a Lettere c’è una piccola perla, incastonata nel cuore dei Monti Lattari. È l’agriturismo Casal Gabriele, gestito da Gabriele Di Martino, che sta finalmente realizzando il sogno di una vita, coadiuvato dalla bravissima moglie Concetta Nastro. Dopo aver lavorato in diverse e rinomate strutture a Londra e negli Stati Uniti, Gabriele è tornato nella sua terra di origine per dare vita al suo progetto. «Non è stata certo la pandemia a spaventarmi – racconta – certo, ha rallentato un po’ il tutto, ma sono sempre stato fiducioso e consapevole. Abbiamo aperto il 27 giugno del 2021, e da allora non ci siamo mai fermati. C’è stato un piccolo calo a Natale dell’anno scorso a causa delle restrizioni che ancora erano in vigore. In quell’occasione ce la siamo vista brutta, ma ora per fortuna è tutto alle spalle».

I sapori di una volta

Cucina tradizionale, sapori di una volta, ingredienti a chilometro zero: «Ho sempre sognato di creare un ristorante di cucina tradizionale, con prodotti tipici e soprattutto che fosse alla portata di tutti. Un ristorante popolare, ma al tempo stesso abbondante: non mi interessa mettere in piedi un progetto lussuoso, con chef stellati e piscine. Voglio qualcosa che sia alla portata delle tasche di tutti, ma al tempo stesso genuina e prelibata. Da noi prevalgono i sapori di una volta: spezzatino, minestra maritata, pasta e fagioli, penne all’arrabbiata e così via. Facciamo essenzialmente una cucina di carne, con prodotti di stagione, presi in questa zona. La caciotta del contadino, il provolone del paese, nulla che venga da lontano: tutte cose che scegliamo accuratamente, come la carne. Ad esempio, noi non abbiamo il menù, ma facciamo una cucina del giorno: i nostri piatti sono sempre molto abbondanti, e i nostri antipasti sono costituiti sempre da almeno 10-11 portate. E dentro c’è di tutto: fritto, zuppa, affettati, formaggi, parmigiana di melenzane o di altro tipo».

Gabriele Di Martino e sua moglie Concetta Nastro

Una perla nella natura

Non soltanto cucina: la struttura infatti è totalmente immersa nel verde. All’ingresso, i clienti vengono «accolti» dall’antico Casale Ottocentesco, da cui prende il nome la struttura, dimora degli antichi proprietari di questi terreni. Ventimila metri quadrati, quattro camere in stile rustico, ideali per trascorrere delle ore immersi nella natura, nella tranquillità e lontani dal caos cittadino. «Qui da noi i turisti arrivano soprattutto d’estate – spiega Gabriele – ma lavoriamo sempre per tutto l’anno. La maggior parte dei clienti del ristorante viene dai Comuni limitrofi, come Gragnano, Pimonte o Sant’Antonio Abate, ma sovente accogliamo anche persone da Napoli. In generale, possiamo dire che il turismo è più italiano d’inverno e straniero d’estate».  

A portata di tutti

Dopo la pandemia di Covid, la crisi: ma il format ideato da Gabriele ha proprio qui il suo punto di forza. «Siamo un ristorante popolare – conclude – e la nostra forza è proprio nel rapporto qualità/prezzo. Così facendo, riusciamo ad uscire indenni dalla crisi, oltre ad aver superato la pandemia senza soffrire più di tanto. Abbiamo creato un ambiente molto familiare, cerchiamo di far sentire il cliente a proprio agio. E poi questo è un posto meraviglioso, panoramico, e con tanti punti di attrazione nella zona». Tranquillità, cortesia, ottimo cibo. Non occorre molto altro, in fondo, per stare bene.
Indirizzo: Via Casa Ruotolo, 4, 80050 Lettere NA
Telefono: 081 314 1546